Un piatto dal sapore antico e prezioso è senza dubbio il merluzzo allo zafferano e vagando per nuovi e vecchi ricettari potreste trovarlo in mille varianti: con pesce fresco o stoccafisso, dapprima fritto o semplicemente bollito, con o senza cipolle.
In questa versione che vi proponiamo oggi le cipolle sono state sostituite dai porri e ho voluto aggiungere anche dei pinoli per aumentare la preziosità e la voglia di mare ed estate (i pinoli possono essere sostituiti efficacemente da delle lamelle di mandorle).
Lo zafferano rende il tutto dorato, in una sensualità medievale sostenuta anche dalla leggera piccantezza agrumata dello zenzero.
Provate ad abbinare questo piatto a una tazza di Gunpowder, tè verde cinese che ben supporta il gusto della salsa e del pesce.
Alba suggerisce in abbinamento un calice di A.A. Riesling, vino bianco dal bouquet elegante e intenso, sorso di fresca sapidità minerale.
Valeria
Ingredienti per 4 persone
- 4 filetti di merluzzo
- 2-3 porri “giovani” (fini e con molta parte bianca)
- 2 cucchiai di pinoli sgusciati
- 1 spicchio di aglio
- circa 1/2L di acqua
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino di fecola di patate
- 1 bustina di zafferano
- zenzero in polvere a gusto
- sale
In una grande padella fate scaldare l’olio con lo spicchio di aglio leggermente schiacciato, quando l’olio si sarà insaporito eliminate l’aglio.
Pulite, lavate e tagliate a rondelle il porro.
Adagiate i filetti di merluzzo (che avrete precedentemente pulito e asciugato) nella padella con l’olio: scottateli da entrambi i lati con dolcezza. Ricopriteli con i porri, i pinoli, il vino e tanta acqua quasi da ricoprirli.
Stufateli fino a che il liquido non si sia quasi del tutto consumato.
In un contenitore stemperate, con un bicchiere abbondante di acqua, lo zafferano, lo zenzero e la fecola.
Versate questa miscela uniformemente sul pesce e smuovete la pentola per aiutare la diffusione.
Cuocete per circa 10 minuti o finché non si sarà formata una bella salsa, regolate di sale.
Servite caldo.
L’ha ribloggato su La Papessa.