Il periodo autunnale dona meraviglie culinarie che richiedono dedizione e fatica o, quantomeno qualche soldino o conoscenza in più! I funghi, quando raccolti da sé sono ancora più buoni, ma se avete la fortuna di avere un fornitore di fiducia ed essere sicuri della loro genuinità, non lesinate e godetene in ogni loro declinazione.
A causa della loro forma particolare, della rarità e della potenziale pericolosità se non si è esperti, i funghi hanno sempre infiammato la fantasia dei popoli, tanto da entrare a pieno diritto in miti e leggende.
Il semplice contorno che vi propongo in questo menù di Halloween può essere realizzato con qualsiasi fungo edibile abbastanza carnoso e se siete stufi dei soliti champignons trifolati perché non provarli in questa ricetta.
Per un’idea in più: usate i funghi così cucinati come base per ravvivare in padella un riso lesso, o magari come inizio per una autunnale carbonara.
Il gusto speziato finale può farvi pensare a un piatto orientale, ma la ricetta arriva nientepopodimeno che da un trattato in lingua toscana intitolato “Il libro della cucina del secolo XIV”, italiano quindi e medioevale.
Gustate questo piatto accompagnandolo con una tazza di Darjeeling second flush, tè indiano che ben sostiene la ricca speziatura.
Alba suggerisce in abbinamento un A.A Sylvaner, vino bianco dal bouquet di frutta bianca e fiori di campo, piacevolmente fresco e dal finale vegetale.
Valeria