C’erano una volta e…nonostante tutto ci sono ancora, non proprio famosi, parecchio bistrattati, ma ci sono!
Forse l’inizio è proprio questo, perché nel proporvi un primo piatto non mi sento molto americana, ma ho deciso che nel raccontarvi di questo “Scambio Colombiano” si dovesse partire da qualcosa di noto: nel medioevo la zucca e i fagioli erano noti e utilizzatissimi, ma c’è un ma…non erano questi!
Come a volte vi ho accennato la zucca conosciuta era la Lagenaria (un esempio è la zucca siciliana), mentre le mille specie che possiamo trovare oggi sui nostri banchi (tra cui anche la tipica di Halloween) discendono da quelle americane.
Stessa storia vale per i fagioli! Per secoli gli Europei, spesso nelle classi più povere, hanno trovato sostentamento nei fagioli del genere Vigna (i “Fagioli dall’occhio”), mentre ormai per noi, quando si parla di fagioli, ci si riferisce ai borlotti, ai bianchi di Spagna e a quelli di Lima tutti del genere Phaseolus che arrivò dal Nuovo Mondo e che soppiantò il Vigna grazie alla sua resistenza e sopratutto alla sua rendita.
Il Fagiolo di Spagna (Phaseolus coccineus) di cui esiste la famosa varietà Corona, originario dell’America centrale ha la particolarità di resistere meglio alle basse temperature dei suoi “fratelli”, ma prima che fosse impiegato come alimento fu impiegato come…pianta ornamentale! La spettacolarità dei suoi fiori, sia rossi che bianchi, infatti ne fece oggetto di collezione.
Infine per rimanere in tema ho voluto aggiungere un bel peperone rosso (sarà per il clima pazzerello, ma ancora resistono abbondanti sui banchi del mercato) e del peperoncino che, indovinate un po’, sono originari in tutto e per tutto del Nuovo Mondo.
Come abbinamento scegliete una tazza di Assam, tè nero indiano che con le sue note maltate sostiene il gusto del bacon e la cremosità finale del piatto.
Alba propone in abbinamento un Verdicchio dei Castelli di Jesi, vino bianco dal sorso avvolgente, morbido e di sapida mineralità.
Valeria