Iniziare un menù dai caratteri afrodisiaci potrebbe essere difficile, quasi quanto rompere il ghiaccio in una cena dove entrambe le parti hanno la voglia e la tensione di far molto tardi dopo l’ultima portata, sempre che ci si arrivi.
E quindi l’inizio è freddo con una pietanza che sprigiona però tutto il suo carattere selvaggio nell’assaporare sotto i denti e il palato la consistenza della carne soda o nello sgranocchiare del sedano croccante.
Il sedano, sì proprio quello, ritenuto fin dall’antichità un afrodisiaco per la sua propensione verticale rispetto alla terra, il tonno (ma anche la ricciola e altri pesci di stagione) ricco di Omega3, il lime con la sua nota esotica e il fior di sale dai cristalli grandi ma non invadenti.
Per la scelta del pesce mi raccomando di rivolgervi al vostro pescivendolo di fiducia e richiedere carni che sono state già abbattute per la consumazione a crudo; l’importanza di questo passaggio è fondamentale: l’Anisakidosi non è un’infezione da poco!
Accompagnate questo piatto con un calice di Gyokuro o di prezioso Shincha Wakana servito freddo.
Alba suggerisce di abbinare a questo assaggio sapido e puro un calice di Vermentino di Gallura, vino bianco di buona freschezza, calore alcolico e accattivante persistenza minerale.
Valeria