Ricca, calda e densa. La zuppa di cipolle è un piatto umile, povero e assai diffuso nelle cucine tradizionali.
Tuttavia con l’aggiunta generosa di formaggio si trasforma in un piatto molto saporito.
La versione che ho realizzato è infatti carica di gusto, d’ispirazione francese ma naturalizzata valdostana per via della fontina 🙂
Servita nei bistrot in cocotte di ceramica monoporzione, la soup à l’oignon, si presenta come una portata essenziale ed elegante.
Solitamente la ricetta d’oltralpe prevede il brodo di pollo, il formaggio gruyère e le fette di baguette.
Andando incontro alla primavera e ai gusti dei nostri fan vegetariani, ho preferito un brodo di verdure leggero per bilanciare il già ricco contenuto di grassi.
La cipolla, oltre a donare un sapore dolce e vellutato a questa zuppa, contiene la quercetina ed altre importanti sostanze come la vitamina k che rafforzano l’apparato scheletrico, riducono la perdita di minerali come il calcio e vanno a stimolare gli osteoblasti (le cellule costruttrici delle ossa).
In Francia troverete questa zuppa come antipasto, come entrée, ma essendo un piatto così succulento e corposo potreste pensare di servirla come portata principale.
Consiglio in abbinamento un vino territoriale che regoli la grassezza burrosa della sfoglia e del formaggio, un Blanc de Morgex et de la Salle Metodo Classico Brut, spumante fresco e citrino con una piacevolissima chiusura salina sassosa.
Per questa zuppa in crosta dalle delicate note vegetali, Valeria consiglia una tazza di Ceylon Nuwara Eliya, tè nero leggero ma con carattere.
Alba
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