Se le piogge estive hanno fatto la loro parte alternando le nuvolone cariche d’acqua a giornate di pieno sole, potremmo incontrare nei boschi di montagna, tra fine agosto e ottobre inoltrato, fungaioli appassionati in cerca di porcini. Tra cerri, querce, faggi e castani si celano dei tesori nascosti pronti a essere colti la mattina alla buon’ora.
Purtroppo non ho mai imparato a ricercare da me questa ghiottoneria del sottobosco, a riempirmi un cestino di vimini e tornare a casa trionfante col bottino.
Ogni anno, in questa stagione, mi accontento di andare al mercato sperando di spuntare un prezzo vantaggioso. Così, domenica scorsa, ho scovato dei bei porcini carnosi alla fiera di quartiere e ve li propongo in tutta l’aromaticità prorompente di questa zuppa delicata.
Propongo in abbinamento un A.A. Lagrein, vino rosso dal corpo morbido e vellutato, caldo, ha tannini gentili e una buona persistenza.
Valeria propone in abbinamento una tazza di Assam Signorile, tè indiano elegante e allo stesso tempo forte con le sue note maltate.
Alba